Per chi cerchi un pediatra Roma come tutte le altre grandi città, offre diverse alternative tra cui scegliere. A mamme e papà, tra l’altro, è teoricamente tolto l’“onere” della decisione dal momento che, alla nascita, ne è affidato automaticamente uno al bambino secondo criteri di vicinanza tra l’ambulatorio e la residenza della famiglia. Quasi sempre, però, sono i genitori stessi a chiedere esplicitamente che il proprio figlio sia “iscritto” da un medico di cui si fidano di più, hanno sentito parlare bene, eccetera. Come con un medico di famiglia, del resto, il rapporto che si viene a creare con il pediatra non può mancare delle componenti fiducia, empatia, persino simpatia reciproca: non è un semplice specialista che si consulta in maniera sporadica, ma segue il bambino e la sua crescita passo passo, qualche volta accompagnandolo fino all’adolescenza e per questo è importante che ci si ritrovi d’accordo sull’approccio alla salute e al benessere della persona, che si senta di potersi fidare di lui e ancora che se ne condividano scelte e indicazioni.

Pediatra Roma: guida ragionata alla scelta

Come fare, allora, per essere sicuri di aver scelto il miglior pediatra a Roma – dove migliore è, ovviamente, migliore per sé? Quello che i neo o futuri genitori non vorrebbero sentirsi dire è che non esistono certo regole d’oro. Se si hanno avuto delle esperienze precedenti, con altri figli, si potrebbe scegliere per esempio di rivolgersi allo stesso pediatra con cui ci si è trovati bene. Allo stesso modo si potrebbe chiedere consiglio a amici, familiari o conoscenti che ne abbiano uno di fiducia. Qualche volta, e a seconda della necessità del bambino, si potrebbe scegliere in base alle sue specializzazioni ed esperienze lavorative il medico pediatra: Roma rappresenta un terreno abbastanza fertile in questo senso con molti professionisti che si occupano di diverse sfaccettature della cura del bambino, dalle più patologiche e che hanno a che vedere con le malattie dell’infanzia, a quelle legate invece ad aspetti più pratici come lo svezzamento, eccetera. Guai a trascurare, comunque, l’elemento vicinanza di cui si è già detto: con un bambino le emergenze sono sempre dietro l’angolo!