Il numero degli stranieri in Italia è in continuo aumento, non solo degli immigrati che arrivano nel nostro Paese alla ricerca di un lavoro dignitoso, ma anche dei rifugiati politici, che scappano dalla propria terra per salvarsi la vita.

Una volta raggiunta l’Italia, in ogni caso, è necessario munirsi di alcuni documenti per regolarizzare la propria posizione, come la Carta blu Ue o il permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo. Ringraziamo il blog dell’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, a detta di molti il migliore avvocato immigrazionista a Roma e in Italia!, per il prezioso contributo.

Cos’è la Carta blu Ue

La Carta blu Ue è un titolo di soggiorno cui hanno diritto i lavoratori stranieri altamente qualificati. Per lavoratori qualificati s’intendono i cittadini in possesso di un titolo di studio rilasciato da istituti di istruzione superiore, che attesti il completamento di un percorso di studio post-istruzione secondaria, della durata di almeno triennale, con conseguimento del relativo diploma. La normativa si estende anche ai lavoratori con qualifiche professionali tecniche.

La Carta blu Ue può essere richiesta dal lavoratore straniero residente in un Paese extracomunitario, che dovrà munirsi di visto di ingresso. Se invece, lo straniero risiede già regolarmente in Italia o in un altro Paese dell’Unione Europea ha la possibilità di richiedere direttamente la Carta blu Ue. In entrambi casi tuttavia, è necessario che il datore di lavoro faccia richiesta di nulla osta al lavoro allo Sportello Unico per l’Immigrazione (Sui) o in alternativa, la prefettura.

Ricongiungimento familiare, requisiti

Per chiedere il ricongiungimento familiare con i parenti residenti all’estero bisogna essere in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo o un permesso di soggiorno della durata di almeno un anno per studio, lavoro subordinato o autonomo, protezione sussidiaria, asilo, motivi familiari o religiosi.

È necessario inoltre, soddisfare alcuni requisiti, quali:

  • Disponibilità di un alloggio conforme ai requisiti igienico-sanitari e di idoneità abitativa
  • Reddito minimo annuo derivante da fonti lecite, che non sia inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale, aumentato della metà dell’importo dello stesso per ogni familiare da ricongiungere.

Per i titolari dello stato di rifugiato o di protezione sussidiaria non è richiesta la dimostrazione dell’idoneità dell’alloggio e della capacità economica.

Perché rivolgersi a un avvocato immigrazionista

L’Avvocato Iacopo Pitorri, oltre a essere civilista e penalista, è esperto in diritto dell’immigrazione. Si occupa, infatti, di gestire tutte le pratiche burocratiche necessarie per la permanenza dei cittadini stranieri in Italia. Lo scopo dell’Avvocato Pitorri è di offrire consulenza agli immigrati che hanno bisogno di ottenere il permesso di soggiorno o di rinnovarlo, di richiedere la Carta blu Ue o il ricongiungimento familiare, evitando loro le lunghe file presso gli sportelli e, al contempo, di risolvere questioni burocratiche che possono rivelarsi complicate per chi non parla bene l’italiano.

Come contattare l’Avvocato Iacopo Pitorri

 Ufficio: Via Giovanni Amendola 95, Roma

Mob.: +39 3470157517

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