Il sassofono è uno degli strumenti a fiato, interamente costruito in metallo, per la maggior parte sono realizzati in ottone, ma si possono trovare anche in rame, bronzo o argento, ma molti lo classificano come un legno, riferendosi all’ancia semplice, una sottile lamina in legno fissata al bocchino, che vibra dal soffio dell’artista per riprodurre un suono, più o meno potente a seconda di come viene proiettato.

Una classifica dei vari tipi di sassofoni viene fatta in base alla forma, alla grandezza, alle caratteristiche tecniche, nonché all’estensione del suono ed all’ordine di tonalità di partenza, in genere dal più alto al più grave, troviamo quindi; Sax soprano-contralto-tenore e baritono, più alcuni molto meno utilizzati.

Il sax soprano in Sib, ha le dimensioni di un clarinetto con la caratteristica forma dritta, ma in commercio è possibile trovarlo anche in versione curva, il timbro è tipicamente nasale e sottile, è il sax più acuto di uso comune.

Il contralto in Mib è uno dei più comuni essendo anche quello più consigliato a chi si cimenta per la prima volta con questo strumento, non molto grande per dimensioni, il peso contenuto, ha una buona imboccatura, ergonomia delle mani e richiede una tecnica più semplice con meno problemi d’intonazione.

Il tenore in Sib è una quarta sopra il baritono, si riconosce per via della tipica gobba sul collo, estremamente maneggevole, è senz’altro il più popolare

Il baritono in Mib, è il sassofono tra quelli più usati, dall’intonazione più grave, un po’ più ingombrante degli altri, si distingue per la caratteristica voluta o gobba del collo, per essere suonato non necessita di supporti per essere appoggiato a terra, come treppiedi o sostegni simili.