A causa della Legge di Stabilità del 2016 sono diminuiti gli incentivi e le agevolazioni per chi decide di digitalizzarsi e di passare alla fatturazione elettronica. Infatti, tra le varie novità, è stata prevista una riduzione e una rimodulazione degli incentivi destinati all’utilizzo della fatturazione elettronica tra privati, altrimenti detta fattura b2b.

Il decreto attuativo della fatturazione elettronica inizialmente incentivava il ricorso alla stessa, con varie misure di semplificazione e benefici fiscali. Per esempio, era prevista una serie di esenzioni dagli obblighi di comunicazione relativi a operazioni rilevanti ai fini IVA (il cosiddetto spesometro), contratti di leasing e operazioni con Paesi black list, dei rimborsi IVA più veloci, in soli tre mesi, e ancora semplificazioni nei controlli fiscali, niente scontrino fiscale, riduzione di un anno dei termini di accertamento (da quattro a tre anni) e così via.

Cosa cambia adesso? La nuova Legge di Stabilità ha riportato a quattro anni i termini di accertamento fiscale, proprio come avviene con le fatture cartacee. Il decreto attuativo della fattura elettronica riduceva a tre anni il termine della fattura elettronica, per incentivarne l’adozione. Gli altri incentivi, almeno per ora, restano gli stessi, ma c’è molta preoccupazione tra i privati che intendono effettuare fatture b2b.

Gli incentivi previsti servono principalmente a combattere l’evasione fiscale, migliorando la tracciabilità delle operazioni. Il governo vuole potenziare la fatturazione elettronica anche nel privato, dopo che le fatture elettroniche sono diventate obbligatorie nel settore pubblico e in generale verso ogni tipo di Pubblica Amministrazione.

Ricordiamo qui il calendario di attuazione del decreto sulla fatturazione elettronica tra imprese, che per ora non è obbligatoria, ma ha delle agevolazioni fiscali:

  • a partire dal 1° luglio 2016 l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione di tutti un servizio gratuito per generare, trasmettere e conservare le fatture elettroniche;
  • dal 1° gennaio 2017, invece, il Ministero dell’Economia e delle Finanze offrirà ai soggetti passivi dell’imposta sul valore aggiunto il Sistema di Interscambio (SDI).

I numeri, d’altronde, danno ragione al governo: sono state più di 14 milioni le fatture elettroniche inviate al Sistema di Interscambio Sogei nei primi 14 mesi, con un aumento del 500% del numero delle fatture elettroniche per la PA registrato da marzo a ottobre 2015.